giovedì 27 giugno 2013

Provocazione

Battuta


Battuta

Provocare significa compiere atti, utilizzare discorsi e parole offensive, agire in modo da irritare una persona  suscitando in essa un comportamento violento. Ho scelto di affrontare questo tema perchè tuttavia la provocazione non ha solo una connotazione negativa, ma ha anche lo scopo di invitare a riflettere su temi scottanti o di attualità, può essere una stimolazione intellettuale che porta la persona ragionare su determinati eventi e situazioni che sono presenti ma spesso vengono accantonati. Nell'arte  la provocazione è stata ampiamente utilizzata in questo senso, soprattutto nel corso del Novecento, e se ne fa uso anche al giorno d'oggi nella contemporaneità. Gli artisti del ventesimo secolo hanno cominciato ad aggiungere questa connotazione alle loro opere soprattutto a causa degli avvenimenti accaduti a livello mondiale, come ad esempio le dittature o le due guerre mondiali. in Relazione a tutto questo ho voluto collegarmi in storia dell'arte con la nascità delle avanguardie, che sono state le maggiori promotrici dell'"arte della provocazione" e hanno condizionato la maggior parte delle correnti e degli artisti successivi. Le Avanguardie sono una serie di differenti gruppi di artisti che dal 1900 si sono  sviluppate soprattutto in Europa ricevendo dalla società dell'epoca una serie di giudizi negativi, perchè abituata ancora al passato e legata a canoni e valori totalmente differenti da quelli proposti da queste correnti. Le avanguardie non promuovevano solo temi provocatori, ma anche il loro modo di dipingere o di operare lo era, e proprio per questo la critica li ha sempre rifiutati. Vedevano queste opere unicamente come semplice presa in giro, spazzatura, non cogliendo il significato che spesso si celava dietro, legato a un fatto o allo stato d'animo dell'autore. Le avanguardie su cui ho deciso di soffermarmi più approfonditamente sono Il Futurismo, nato in Italia e diffusosi poi a livello internazionale, e il Dada, che invece ha avuto origine in Svizzera, formatosi da un gruppo di artisti rifiugiatisi nella nazione neutrale per sfuggire alla guerra. Queste sono a mio parere quelle che hanno maggiormente utilizzato la provocazione come punto di forza per sottolineare qualcosa. I Futuristi hanno lavorato in questo senso soprattutto sulla tecnica, ma anche sui temi, che sono stati proposti dal teorico di questa corrente: Filippo Tommaso Marinetti. Marinetti, insieme a Tristan Tzara (teorico del Deda) sono i due autori con cui ho generato il collegamento in Letteratura, perchè si sono occupati anche di elaborare dei manifesti in cui sono elencati i principali punti caratteristici delle due correnti. Nel Manifesto Futurista abbiamo un esempio di provocazione riferita alle parti in cui si accenna a tagliare i legami con il passato, a distruggere i musei e le accademie per rinnovare l'arte secondo la modernità. Niente più punteggiatura o frasi di senso compiuto nelle poesie, un grande amore per le nuove tecnologie, per la velocità e soprattutto le auto, infine un evidente propensione alla guerra, vista come "unica igiene del mondo". Tristan Tzara ha allo stesso modo una personalità provocatoria, trasgressiva, lo si capisce dall'avanguardia che ha fondato a Zurigo e da tutte le sue opere e manifesti pubblicati. Ha ad esempio scritto "Manifesto sull'amore debole e l'amore amaro" dove indica come scrivere una poesia, rifiutanto la punteggiatura e la grammatica, preoccupandosi solamente di dare una lista come se fosse una ricetta di cucina. Per Tzara il dada è nulla, è un gioco, il dada non fa arte ne la promuove. E' annullamento. Queste sono le caratteristiche che rendono i dadaisti dei veri e propri provocatori.
In letteratura inglese ho creato un collegamento con una delle personalità più eccentriche dell'età vittoriana, l'esteta Oscar Wilde. Famoso per " Il ritratto di Dorian Gray" questo autore è tra le figure inglesi maggiormente provocatorie: lo è per il suo modo di essere dandy, per l'attaccamento al lusso e al bello, per l'ammirazione all'arte e l'amore per essa, un amore che può superare anche quello di due persone. E' un personaggio che riporta nelle sue opere i il suo modo di vedere il mondo, la sua anima,  come ha fatto ne "il ritratto di Dorian Gray": Dorian è l'esatta copia di Wilde, una persona che si accorge di sè stesso e del suo valore, che comincia a cercare di elevarsi sempre di più circondandosi di artisti, intellettuali e persone nobili di bell'aspetto. Infine in Filosofia, mi sono collegato ad uno dei filosofi del pessimismo novecentesco che ha mio parere ha una personalità molto provocatoria e trasgressiva: Friedrich Nietzsche.  Con la sua filosofia Nietzsche da un'immagine di innovatore,che da pessimista decreta  la "Morte della Tragedia" in quanto l'essere umano, che vive il dualismo dionisiaco - apollineo ( caos-ordine) vive una vita  di legata al dolore. Dichiara anche con la "Morte di DIo" la fine della società occidentale dell'epoca, che dovrebbe Staccarsi dai valori e dal cristianesimo per far in modo che il superuomo ( uomini "superiori" con volontà  di potenza) possa rinascere vivendo una vita senza essere sottomesso per nessuna ragione ad una volontà metafisica. Il cristianesimo infatti è visto come una menzogna, qualcosa di finto che tiene legato l'uomo al passato, e  l'uomo deve riuscire a liberarsene.
Quindi, l'arte del provocare è sempre stato un modo per poter evidenziare il proprio giudizio, le proprie ipotesi, il proprio pensiero su qualcosa spingendo gli altri ad una reazione insolita. Lo fanno anche gli artisti contemporanei, non solo quelli del passato, ed uno di questi è l'Italiano Maurizio Cattelan. Cattelan è famoso per le sue opere di carattere scandaloso e trasgressivo, ma tutte nascondono dietro un messaggio: Un'esempio è il manichino di Hitler in ginocchio che chiede perdono e fa riflettere sul Nazismo, oppure i manichini di alcuni bambini impiccati ad un albero, che invece portano in primo piano i problemi dell'infanzia e la violenza sui minori.

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